La riconversione in atto dei tanti agrumeti colpiti dal virus della tristezza ripropone in questi giorni numerosi interrogativi sulla scelta dei portinnesti da impiegare per non vanificare il risultato finale degli investimenti. Scelta collegata alle caratteristiche del terreno e alla varietà da innestare, alla qualità dell’acqua di irrigazione, all’impostazione della gestione agronomica e a numerosi altri fattori. Fra essi una riflessione particolare meritano i fattori biotici avversi, agenti di butteratura del tronco, desquamazioni e fessurazioni della corteccia, atrofia delle radici, disaffinità d’innesto, necrosi del floema e dello xilema. Tutte con impatto negativo sulla resa produttiva. Il loro rilevamento esaustivo, possibile solo con tecnologie adeguate, eviterebbe investimenti improduttivi e uso inutile di agrofarmaci.
Alterazioni causate da patogeni sistemici in alcuni portainnesti degli agrumi. Da sinistra, Poncirus trifoliata, Citrange, Limone volkameriano, Citrus macrophylla, Citrumelo.